lunedì 20 giugno 2011

La vita di Bordo: uso del WC Marino - 4^ Puntata - I parte

Leggere attentamente le avvertenze e le modalità d'uso del WC marino.
Ho trovato su Internet il testo di questo post.
Il documento sarà diviso in due parti nella quarta puntata de La vita di bordo, perché, anche se l'utilità di questa lettura è davvero notevole per tutti gli equipaggi di SEA AMOR, c'è un passaggio molto divertente: l'autore/skipper di questo articolo vieta ai suoi ospiti di usare il bagno di bordo. Eccezionale... leggete per credere.

Con questo breve scritto si colma una notevole mancanza che ho notato nella, pur imponente, documentazione sulla navigazione. Infatti non si trovano manuali, non ci sono libri, non si trovano manuali di istruzione... Insomma nulla sul WC marino!

Eppure e' un argomento importante. Nelle peggiori taverne dei porti o durante le lunghe navigazioni notturne o nei mitici incontri tra marinai reduci da tante avventure di mare... di che si parla sempre? Direte di spaventose burrasche o di meravigliose spiagge o di bellissime sirene o di pesche miracolose o di bevute incredibili... Certo, certo, qualche volta. Ma sicuramente si parlera' anche del piccolo ed infernale aggeggio!
 

Ci sono racconti di skipper sadici che non consentono a nessuno l'utilizzo del WC: l'equipaggio femminile scende dalla barca dopo una settimana di crociera in altura quando ormai ha raggiunto un colore giallo paglierino. Ed il colore non e' dovuto all'abbronzatura!

Oppure si racconta dell'uso non corretto dello strumento da parte di qualche sciagurato membro dell'equipaggio con conseguenti inenarrabili esplosioni. Al confronto gli attentati terroristici con ordigni nucleari "sporchi" non sono nulla!
Non ci credete? Provate a fare una domanda sull'argomento! E' come chiedere ad una neo mamma dei bisognini del suo piccolo. Basta lanciare l'amo ed abbocchera': vi raccontera' per ore del colore, dimensione, consistenza, frequenza, ... il massimo! Lo stesso con un marinaio: provate!

Ma, sebbene l'argomento sia certamente interessante, non voglio dilungarmi oltre. E' ora importante colmare questa grave lacuna sulla documentazione della tecnica marinaresca.

Il WC marino
Il WC marino non e' molto diverso da quello che usiamo tutti abitualmente. Ma ci sono alcune piccole ed importanti differenze, infatti e' adattato per funzionare in navigazione. La prima cosa che si nota e' che piu' piccolo. Come i bagni degli asili: si torna tutti bambini!

Ma un occhio piu' attento nota subito altre differenze. Infatti c'e' un groviglio di tubi in plastica, uno strano bottone (che e' la levetta di carico/scarico), una maniglia come quella delle pompe di bicicletta verticali. Infine, nascoste da qualche parte (le nascondono perche' cosi' ogni tanto qualcuno si dimentica), ci sono anche le due saracinesche delle prese a mare.

Come funziona?

Beh, la parte iniziale e' identica... quindi conclusa tale parte, dopo aver aperto le prese a mare iniziate a pompare! La pompa carica acqua di mare e scarica acqua sporca. Oppure scarica soltanto a secondo di come e' disposta la levetta di carico/scarico.

Tutto qui! Il funzionamento e' quindi semplice, ma per un corretto utilizzo e' necessaria qualche ulteriore indicazione.

Bene, fin qui sono d'accordo, anzi confermo che a bordo il confenzionamento dei bisogni dell'equipaggio è in effetti un argomento molto frequente tre le chiacchiere di pozzetto.
Per le prese a mare, ricordo che SEA AMOR è stata varata nel 2011 e che risponde alle nuove normative europee (e tedesche visto il cantiere Bavaria) sull'uso di un apposito Serbatoio delle acque nere. Quindi su SEA AMOR si può fare il proprio comodo in bagno, sia in porto che all'ancora, ma aiutate il comandante nel ricordare di aprire il serbatoio in navigazione per scaricare (e tirare la catena dello sciacquone).

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