venerdì 2 dicembre 2011

Che caldo a Sibenico!

Sibenik, lunedì 15 agosto 2011.
Navigazione sul fiume sino a Sibenik. Nel pomeriggio giro turistico per la città, tra cui visita alla famosa cattedrale. Vicoletti piccoli (beh se sono "vicoletti" non possono essere superstrade?!) e tante scale (troppe per il caldo che ho sentito). Elvira e Arte giretto serale con cena in mezzo ad un bel borghetto.
Il ritorno da Skradin è stato di tutto riposo lungo il fiume. Sempre a motore (vietate le vele sul fiume) e con il bimini aperto, ma il caldo è stato comunque molto intenso.
Come scriverò nelle Verità sulle vacanze in Croazia, muoversi presto per cercare posto in porto è sempre un arma a doppio taglio. Se parti presto e arrivi prima di pranzo, trovi posto ma soffri il caldo. Se parti dopo pranzo, a parte che puoi sentire caldo nel marina di partenza, puoi non trovar posto, oppure, vedi altre Verità, devi conoscere come funziona il porto di destinazione.
Ad esempio Sibenik, la banchina è rimasta vuota fino a sera.
 
Nelle foto in sequenza si può osservare l'importante differenza che passa tra l'accoglienza di un marina attrezzato e la semplice indicazione di dove ormeggiare alla banchina comunale. Segnalo che la risacca della banchina di Sibenik è importante, causa traffico del canale di accesso al fiume, dei piccoli traghetti turistici e del distributore. Quest'ultimo segnalato dal portolano 777 con un punto interrogativo, ma dopo aver trascorso diversi minuti ad osservare da terra il rifornimento, l'unico "disservizio" notato ha riguardato il modo di gestire la fila di attesa, in pratica le barche a vela (meglio se straniere) possono aspettare...
VI Verità delle vacanze in Croazia: i distributori sono pochi e qualcuno è segnalato pure come "pericoloso". Calcolare bene i consumi e munirsi di tanica per qualsiasi evenienza. 
Certo Sibenico (all'italiana) è bellina, veneziana, accogliente, con un panorama mozzafiato... ma quando sei giovane, senza carrozzino e bimbo al seguito, o quando non fa un caldo infernale come ha trovato SEA AMOR in quei giorni, allora sì che tutte quelle scale non ti ricordano la sfida di "Escalibur".
La sera, come recita la scriba Elvira, solo lei e Arte sono uscite. Il resto dell'equipaggio ha fatto un buco nella cuccetta.

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