Impegnativa traversata da VIS a HVAR, 24 nodi e mare forza 5. Bolina strettissima. Insistente (via radio) tentativo di entrata al porto di Palmizana non riuscita (ore 11). Arte alla radio: "Marina Palmizana, marina Palmizana, marina Palmizana, here Sea Amor, Sea Amor, Sea Amor, at the entrance of the port: we have a infant on bord and we need to get in the port for tonight please... over".
"Here marina Palmizana, we are completely full... over and OUT!"
Ancoraggio nella baia opposta al porto (stupenda) di Vinogradisce.
Ancoraggio molto complicato fatto di infiniti tentativi causa terrore scogli e ancora troppo leggera. Dalle 13 alla 15.30 barca in movimento con aiuti esterni barca vicino.
Arte in acqua con cime lunghe da piazzare sugli scogli, compresa catena pesantissima.
Alle 15.40 qualcuno ha detto "Aho, ma sò le quattro! Mangiamo??!"
Pomeriggio Ale, Mamma e Caponeri passeggiata per pineta e raggiungimento del porto a piedi per conquistare il posto al marina per il giorno dopo (tutto Stefania); Arte dormiva, Elvira lungo bagno. Federico a controllare la distanza dagli scogli.
Cena al Meneghello con mazzata di tipo italiano.
Per forza! Tutto sommato la traversata andava fatta. Ho provato SEA AMOR in queste condizioni. E con tutto l'equipaggio a bordo. La mamma con il cucciolo si sono posizionati al centro del pozzetto, seduti spalle al tambuccio. Hanno faticato parecchio anche loro. Forse non era la miglior posizione.
Durante la bolina ho preferito tener il motore accesso, in modo da stringere il più possibile tenendo la barca piatta. Tutta randa scaricata di balumina e tutto fiocco. Divertente, ma accidenti quanto sale. Eravamo tutti imbiancati. Sul fuoribordo di colore nero sembrava avesse nevicato.
I Verità delle vacanze in Croazia: se c'è brutto tempo (anche solo previsto) i marina sono pieni già dalla mattina.
In questa prima settimana di vacanza, la seconda di agosto, era anche pieno di flottiglie straniere. Notevoli con le bandiere della propria nazionalità in bella mostra sulle sartie, di sinistra o di dritta, tanto erano tutti charter croati senza il problema di dove issare la bandiera di cortesia.
II Verità delle vacanze in Croazia: devi ancorare con cime a terra? Solo se il vento soffia lungo la linea di ancoraggio e sempre su due punti a poppa. La cima meglio su alberi che su rocce taglienti.Per la pressione del vento, anche solo di pochi gradi oltre la prua, esercitata sullo scafo non esiste ancora che possa tenere. Il motoscafo di Bari che ci ha aiutato (davvero gentili, soprattutto quello che ho pensato fosse il marinaio dello scafo grigio che si vede nella foto e che si è meritato il piccolo cadeau di vino locale offerto da SEA AMOR) aveva filato 70 (settanta!) metri di catena da 12mm e 40Kg di ancora. Ti credo che stava fermo.
Noi: Fila la catena. Fondo all'ancora. Indietro col motore. Artemisia si tuffa con la prima cima. Dai catena. Prendi la cime da Arte. Prepariamo l'altra cima sottovento (che stanotte gira sicuro). Mettiamo un pezzo di catena intorno allo scoglio. La porta Arte ha nuoto. A nuoto? Vabbè, speriamo non la metta intorno al collo. L'ancora non fa testa, stiamo andando a terra con la poppa perché fa perno la cima sopra vento. Ricominciamo, che ci aiutano i vicini con il loro tender. Fila 50mt di catena. Si blocca il verricello, come ha fatto Caponeri? BOH? Ha bruciato un fusibile! Indietro col motore. Il tender del vicino prende la nostra cima di terra nell'elica. Resta fermo con la barca per carità. Prendi la cima. Fissa quella sottovento. Recupera catena per avanzare. L'ancora non fa testa eddue! Ma sai che c'è? E' il momento della WORLD'S BEST ANCHOR.
E andiamo a dormire stanchi morti dopo questa giornata grazie alla leggendaria ancora FORTRESS. Con neanche 30mt di cima ha tenuto tutto lei. Chiaramente afforcata sopra vento dal tender dei vicini tornato in funzione.
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