Aprile 2012.
Anche quest'anno la primavera è arrivata il 21 marzo, incredibile!
Il mare ha ricominciato le sue fioriture... Già perché anche il mare si scalda e fa ricominciare il ciclo di vita soprattutto delle alghe all'interno dei marina.
L'Adriatico poi sul lato italiano favorisce il proliferare della vegetazione sotto gli scafi delle imbarcazioni ormeggiate (ferme) nei marina. La manutenzione annuale di una barca a vela dovrebbe quindi prevedere, tra le altre cose, anche la pulitura della carena e la verniciatura con due mani di antivegetativa.
Per non parlare del fatto che proprio un nostro, forse ex, vicino di ormeggio a fatto pulire la carena in acqua dopo alcuni anni di parcheggio... praticamente aveva una sorta di barriera corallina.
La normale antivegetativa perde la sua efficacia nel tempo sia perché viene consumata, sia perché i suoi componenti invecchiano. Le moderne pitture antivegetative si dividono in tre tipi: autolevigante, a matrice dura e tradizionale. La scelta dipende dal tipo di navigazione che si fa e dalle caratteristiche dell'acqua.
Al momento del varo lo scorso anno SEA AMOR aveva una matrice semidura, che ha comunque richiesto l'intervento del mitico sub del Marina di Pescara per essere in condizioni di navigare e regatare.
Quest'anno, con l'esperienza delle barche a vela nostre vicine, lo scafo è stato pitturato con l'autolevigante. E' molto più morbida della matrice dura, infatti il sub se la tocca si alza e fa la nuvola. Forma una specie di vellutello che può togliersi da solo (autolevigante) con lo scorrere dell'acqua, uscendo spesso.
La procedura per "far carena" prevede l'alaggio della barca, così una volta l'anno almeno si asciuga. Con l'idropulitrice si porta via la vecchia... vedi le foto. Si pittura con un rullo fino, altrimenti i solchi riducono l'idrodinamicità dello scafo. Qualcuno usa la pittura a spruzzo ma costa il doppio... il rullino è perfetto!
Tutta 'sta roba ha un costo che convince molti armatori a fare tutto in proprio, con la manutenzione annuale del motore, del piede dell'elica e la sostituzione degli zinchi.Per non parlare del fatto che proprio un nostro, forse ex, vicino di ormeggio a fatto pulire la carena in acqua dopo alcuni anni di parcheggio... praticamente aveva una sorta di barriera corallina.
La normale antivegetativa perde la sua efficacia nel tempo sia perché viene consumata, sia perché i suoi componenti invecchiano. Le moderne pitture antivegetative si dividono in tre tipi: autolevigante, a matrice dura e tradizionale. La scelta dipende dal tipo di navigazione che si fa e dalle caratteristiche dell'acqua.
Al momento del varo lo scorso anno SEA AMOR aveva una matrice semidura, che ha comunque richiesto l'intervento del mitico sub del Marina di Pescara per essere in condizioni di navigare e regatare.
Quest'anno, con l'esperienza delle barche a vela nostre vicine, lo scafo è stato pitturato con l'autolevigante. E' molto più morbida della matrice dura, infatti il sub se la tocca si alza e fa la nuvola. Forma una specie di vellutello che può togliersi da solo (autolevigante) con lo scorrere dell'acqua, uscendo spesso.
La procedura per "far carena" prevede l'alaggio della barca, così una volta l'anno almeno si asciuga. Con l'idropulitrice si porta via la vecchia... vedi le foto. Si pittura con un rullo fino, altrimenti i solchi riducono l'idrodinamicità dello scafo. Qualcuno usa la pittura a spruzzo ma costa il doppio... il rullino è perfetto!
SEA AMOR è stata alata e varata necessariamente tra fine marzo e Pasqua, perché è iscritta al Campionato Primaverile di Pescara e si comincia il 21 aprile, come già pubblicato.
BREAKING NEWS:
In effetti le regate sono iniziate prima di questo post... con due giornate interessanti che avranno speciali pubblicazioni: quattro prove, due buone e due scamuffe.
In quelle buone siamo arrivati a meno di 20 minuti dai primi, noi con il forno a microonde, il televisore, tutte le cuscinerie e la crostata della suocera, loro con attrezzature in carbonio e vele supertecnologiche. In quelle cattive abbiamo rischiato di affondare la Barca Comitato, arrotolare il gennaker nell'elica, strappare la randa dall'albero, noi in cinque/sei casinari a bordo, loro in dodici professionisti tutti in divisa.
Nessun commento:
Posta un commento