venerdì 20 luglio 2012

Lo scarroccio (con il baby test)

A tutti coloro che seguono questo blog durante l'inverno, non sarà sfuggita la bella avventura nella regata del Campionato Zonale Pescara X 2. Qui ritrovate il link.
In quella occasione il vento era arrivato anche a 22 nodi e si era formata una bella onda lunga che, come sempre succede alla barche da crociera, tendeva a stoppare SEA AMOR sull'angolo di bolina. Il post racconta in effetti di come non si riusciva a superare i 4,5 nodi di velocità, con quel vento teso e l'onda 20 gradi più a poppa. Lo scafo molto sbandato tendeva infatti a ridurre la presa in acqua, portando SEA AMOR allo "scarroccio". In pratica la barca subiva anche una spinta laterale nella direzione del mare e del vento che faceva aumentare la distanza dalla boa di bolina.
I libri (e le scuole di vela "personali" che si possono trovare su internet), dicono che bisogna scaricare le vele dal vento. Così può ridursi lo sbandamento provocato dal vento e la barca riprende un più efficace equilibrio in acqua.
Ma cosa significa ridurre lo sbandamento, scaricare le vele, ridurre lo scarroccio.... in pratica riuscire a far dormire dei bambini sulle panche del pozzetto, senza farli rotolare sul paiolato e mantenere velocità e prua desiderati?
Ecco fatto... e che ci vuole.
Anzi, in questo w.e. con Minosse, la seconda ondata di calore di questa estate 2012, siamo usciti pure con il tendalino. E pensare che ho fatto arrostire al sole della Croazia quasi tutti gli equipaggi dello scorso anno, convinto che non sarei riuscito a manovrare la barca ed a vederci poco (che mi da ancora più ansia).
Il tendalino comunque prende vento eccome! Confesso che all'uscita dal posto barca, con il vento sul naso nel canale dei moli, con il motoscafo di fronte che colpisce il musone dell'ancora delle gemella di SEA AMOR.... mmmh, vabbè!
Invece, ci è venuta a trovare una molto velica famiglia di amici, con due piccoli davvero bravi. Nel primo pomeriggio di sabato e soprattutto di domenica, la brezza termica di 12 nodi ha spinto SEA AMOR placidamente sui 5.6 di velocità, mantenendo uno sbandamento di tutto riposo (vedi foto). I piccoli ne hanno approfittato per una pennichella dopo pranzo.
Per raggiungere questo risultato con un andatura di bolina comunque sui 40 AWA le vele sono state regolate con il massimo scarico. Un volta che SEA AMOR ha raggiunto una buona velocità, e non ci ha messo molto, abbiamo cominciato a chiudere un pochino le vele per verificare l'inclinazione migliore.
La randa era cazzata sulla drizza e sulla base, mentre abbiamo alzato il boma con il vang e cazzato il paterazzo, lascando leggermente la scotta (che con il sistema alla tedesca funge da trasto). Il fiocco era cazzato di drizza, con i punti di scotta arretrati (giusto un paio di buchi indietro, altrimenti si rischia che la barca resti troppo orziera).
Fatto. Lo scafo è molto meno inclinato e la rotta percorsa non subisce lo scarroccio. Anzi, lasciando la ruota del timone, SEA AMOR procedeva in perfetto equilibrio senza compromettere il baby test!

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