Il bando che non esce, le date che ballano, le regate al sabato e alla domenica così non trovi equipaggio, briefing posticipati, partenze ritardate, la seconda prova sì, la seconda prova no, le classifiche incredibili, i GPH spaventosi, i cafonauti velici... e qualcosa ho dimenticato.
Vabbè, tanto SEA AMOR quest'anno è divertente, corre bene e l'equipaggio è contento; non posso volere di più... beh un pochino... ino, ino!
Sabato 8 marzo (auguri a tutte le donne, e se sulle barche ce ne sono molte, al Club e al Comitato frega poco! Manco una piccola mimosa...).
Finalmente si parte... a mezzogiorno. Vento moderato sui 12 - 15 nodi, mare mosso e piove. Io, Claudio, Gianni (tre!). Ottima partenza e appena liberi andiamo a destra prima di tutti. E' la mossa giusta. Viriamo terzi in boa. Decidiamo di non dare Gennaker. Nel dubbio quello della barca vicino a noi esplode. Che brutta cosa. Altra bolina molto veloce. Siamo ancora terzi e così arriviamo. Per i tempi compensati: Dio vede e provvede!
Seconda prova? Boh? La bandiera c'è, il campo boe no. La flotta si disperde e pranza.
Dopo un ora, e sono ormai le due e un quarto, si sente per radio: "Metti giù la boa, attenzione iniziamo le procedure di partenza, 5 minuti al via!". Corriamo che siamo lontani. Tanto che tre barche non entrano in regata...
La partenza di domenica, si vede SEA AMOR in secondo piano che inizia la virata. |
Davvero scorretti... ma la vendetta si assapora fredda. Sulla linea di arrivo, vogliono tenere il Gennaker e finiscono col travolgere la boetta rossa. Eh, eh, non hai tagliato, non hai finito la regata! Vedi la cattiveria...
Domenica 9 marzo, mare peggiorato, vento aumentato. Io, Giampiero, Marco, Enzo (neofita rimediato all'ultimo, e menomale). Posto in partenza ottimo, ma, sotto a tutti i più forti, SEA AMOR fatica a tenere e scade sulla boa, dobbiamo virare. Puff, ci fermiamo.
"Dai, dai, recupera la scotta, cazza, cazza, daje...". Questo ero io che mi rivolgevo con una certa animosità a Marco mezzo addormentato per l'effetto soporifero dei braccialetti contro il mal di mare (Gianni il giorno prima ha proprio chiuso gli occhi), a Giampiero assorto nei suoi pensieri di spettatore alle regate, a Enzo il neofita.
Pronti?! Dobbiamo rivirare, il lato buono è l'altro. Ri-Puff, ci fermiamo.
Ecco, questi 5 minuti persi sono quelli che alla fine abbiamo avuto dal primo posto. Sì, solo cinque minuti, perché abbiamo recuperato e siamo volati anche a 7,5 nodi di bolina.
Bravi tutti, e grazie come al solito.
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