giovedì 24 febbraio 2011

SEA AMOR, a cavallo!

Troppa fretta, troppa ansia, troppo mare... troppissimo mare: 2 metri di onda mettono paura!
Poi la regata... ma andiamo con ordine per questo w.e. di primo vero vento per SEA AMOR.

Sabato 19 febbraio. Siamo usciti... Le previsioni migliori sono state quelle del ilMeteo.it che già in altre occasioni aveva dato la previsione più azzeccata.
Mattinata di corsa a sistemare un po' di ciarpame per la barca (altre due buste di Ikea messe a bordo). E possiamo dire che manca poco al completo armamento/allestimento.
Poi, incontriamo le persone del porto, quelli della regata del giorno dopo, fai due chiacchere e tutti dicono che fanno un'uscita nel pomeriggio per fare allenamento... certo, certo!
...in porto e con il bel tempo tutti bravi marinai!
Noi usciamo... e siamo soli! SEA AMOR, io e Stef!
Onde altre più di due metri e un ventaccio irregolare... ma tanto con quel gran casino a bordo il vento è stato l'ultimo dei problemi.

Così abbiamo imparato una prima importante lezione da questo pomeriggio:
...preparare bene la barca e l'equipaggio prima di uscire in mare.


Siamo andati su è giù davanti il Marina, ma ecco cosa non ha funzionato:
  • Le life line non erano pronte e non sono riuscito ad armarle fuori dal porto per quanto mare c'era.
  • Non sono riuscito a mettere la mia cintura di sicurezza perché, ora l'ho capito, devo prepararmi prima.
  • Non avevo preparato le mani di terzarolo, lo so, ho capito, devo preparare la barca prima...
  • Per non parlare della chiusura della randa, il c.d. lazybag: praticamente sono andato a all'albero per domare un cavallo impazzito.
  • E poi Stef... che quando ho capito che al timone non aveva paura, con qualche mio urlaccio (ché io invece ne avevo, e parecchia già dalla mattina) siamo riusciti a dare un pezzetto di randa e un triangolo di fiocco... ma per lei era la prima volta, più di me!
Due incoscienti in mezzo al mar!
Dopo aver fatto bolina a motore, aver deciso il rientro un paio di volte: "no Amor, non è cosa... è meglio rientrare". Mi sono ricordato quanto mi dissero a Ravenna durante il corso per patenti nautiche:
Prendi i terzaroli, avvolgi il fiocco e vai dappertutto.
E così abbiamo fatto. Certo anche la torre di Pescara ci ha visto "un po' indecisi" (parole del mitico Nostromo del porto) ma ci ha fatto i complimenti (a suo modo).

All'ultimo, ultimissimo minuto, quando tutto era andato bene, l'ormeggio...
Il brain sailing ha colpito ancora. SEA AMOR si è intraversata sotto raffica tra i due posti barca e abbiamo fatto i numeri con gli ormeggiatori, senza fare danni (yuppie!).
Da oggi in poi ci agganciamo a prua con il mezzo marinaio e chissene!

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