venerdì 7 settembre 2012

Il muro del suono

In navigazione, notte di lunedì 13 agosto 2012.
Eccolo il primo Diario di Bordo firmato Arianna. Sarà riportato fedelmente sul blog, con l'aggiunta di qualche mio commento (tipo questo) coi caratteri blu.
Fuochi d'artificio sulla costa e calcoli della velocità del suono utilissimi per capire la distanza del temporale. Sentivamo i tuoni dei fuochi e non quelli dei fulmini.... era l'unica cosa che ci dava speranza sulla traversata. Un'ora dopo l'uscita dal Marina di Pescara hanno iniziato ad arrivare gli avvisi di temporale sul canale 16  per l'Adriatico Centrale. Il lato sinistro e poi tutto l'orizzonte di SEA AMOR era illuminato da mille fulmini.
Arianna non riusciva a dorminre ogni tanto emergeva per controllare che non ci fossero balene, mostri marini,...
Stefania si affacciava ogni volta che sentiva un rumore sospetto provenire da sopra chiedendo: "Tutto bene?"
Sembrava il valico di confine su "Non ci resta che piangere"... Eeh! Chi siete? Cosa fate? Tutto bene?"
Altri pescaresi partono con noi, oltre SEA AMOR si vedono altre 3/4 barche partire per la traversata ma ad un certo punto una di queste fa dietrofont, forse spaventati da tutti i fulmini che in NON TROPPA lontananza si vedono.
Alle h. 03,00 il temporale che fino a quel momento ci ha seguiti silente si è scatenato su di noi.

Ma torniamo un momento alla traversata... e confesso chiedendo: ma se capiti con la barca in mezzo ai fulmini che fai? Sì certo la barca scarica il fulmine in acqua (Gabbia di Faraday, o almeno così discono), ma gli strumenti elettronici? E se stai toccando qualcosa della barca? Il motore? Il carburante? E chi è sottocoperta a dormire e magari ha meno di tre anni? Ho cercato su internet ma alla fine di gente che c'è passata dentro non ne ho trovata.
Alle tre di notte, praticamente al centro dell'Adriatico abbiamo fatto appena in tempo ad ammainare la randa che oltre 20 nodi di vento e la pioggia ci hanno colpito. Io e Claudio sotto la cappottina paraspuzzi guardavamo il timone governato dall'autopilota e illuminato dal faro notturno di poppa... audaci!

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