venerdì 28 settembre 2012

Ormeggio alla romana.

Komiza, lunedì 13 agosto 2012.
E' l'alba, si vede terra.
Fede e Claudio dicono di aver visto dei delfini... mah!!
Alle 12 circa completiamo l'ormeggio e parte delle "formalità doganali".
Un paio d'ore dopo ormeggiano anche i pescaresi che erano partiti un'oretta PRIMA di noi (ci tiene a sottolineare il nostro comandante).
Un piatto di pasta in barca e poi pomeriggio al mare.
Siamo capitati nel bel mezzo di una flottiglia. Baraonde di ragazzi che fumano, bevono, ballano e ascoltano musica a tutto volume.
Per l'esattezza abbiamo a destra delle giovani belle ragazze svedesi, a sinistra una barca piena di ragazzoni arrapati che fanno un casino tremendo... meno male che ad una certa ora ci ha pensato il loro "aitante e affascinante" skipper a farli tacere! Vero Stefania!?!
Aaahh... ma il drago e il delfino sopra le crocette?! Ne vogliamo parlare?!
P.S. abbiamo, senza troppi complimenti "fottuto" il posto ad un'altra barca che era in attesa dell'Anchor Manager e che, senza troppi complimenti, ci ha mandanto a fanc...o!
Devo difendermi da eventuali accuse di essere il solito romano che parcheggia/ormeggia da selvaggio.
Non la faccio troppo lunga, ma il tipo era lontanto dal molo (troppo lontano, e... ah bello così ti fai fregare facile).
C'era un posto libero vicino a un barcone turistico e lui mi ha fatto chiaramente segno (a urli e forse già qualche insulto) che ci sarebbe andato lui, quando avesse ricevuto la chiamata dell'Anchor Manager. E proprio quest'ultimo quando ha visto un posto, che si era liberato vicino a dove aveva appena finito di legare un'altra barca, ha fatto cenno a me. Che dovevo fare secondo voi (dopo la nottata che avevamo avuto)? Anzi prima di girare la barca di poppa gli ho gridato (era lontano, l'ho detto vero?) facendoli con il linguaggio dei segni: "Tu vai là e io mi prendo questo". Fine avviso ai naviganti.
Purtroppo non conosceva il linguaggio dei segni.

P.S. mio: La dogana (capitaneria + polizia) di Komiza quest'anno è stata di una efficienza inaspettata, non ho neppure dovuto compilare i moduli. Eppure mi ero portato una bottiglia di vino rosso sacrificabile (vedi lo scorso anno qui).

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