venerdì 8 febbraio 2013

Due regate da buttare. Poi la Pescara X 2

Domenica 20 gennaio 2013.
Eccoci alla seconda regata da buttare. La prima prova del famoso Campionato Double Handed - Pescara X 2. Giornata facile secondo le previsioni meteo. Mare formato e vento forte in arrivo da S.SE.
Usciamo con Claudio molto presto. Stefania ha rinunciato per rimanere con il cucciolo di marinaio. Armiamo il Code Zero... Mica e' sempre domenica. Facciamo un giretto verso Francavilla. Il percorso è un triangolo con partenza lungo la costa sud, poi a largo verso la torre dei "Pesci" e rientro di fronte al Marina. Con lo scirocco che troviamo prima della partenza si tratterebbe di una bolina e due bei laschi filati con un altro giro bolina / poppa per noi Gran Crociera. SEA AMOR non ha finito neanche il primo giro. E' bene dirlo subito, come da titolo del post.
Mentre torniamo sulla linea di partenza dopo aver fatto le nostre belle prove... arriva il Maestrale! Moscio che non supera mai i 6 nodi per tutto il giorno. Ma come cavolo... l'unica cosa che mi viene in mente è che il vento forte sull'Adriatico gira il promontorio del Gargano e magari... magari ruota sul promontorio del Conero per rientrare da Nord/Ovest sul litorale pescarese... Ma questa è FantaMeteo!
Vabbè tanto la regata è andata uno schifo uguale. Partiamo con il C.Zero di lasco per fare il primo lato che ora è diventato di poppa. Già quando usiamo il gennaker di poppa con vento moscio sui 4 nodi non camminiamo. La vela nuova è in laminato, quindi è pesante e l'abbiamo preparata per il ventone che oggi non arriverà.
In boa 1 i nodi vengono al pettine. Il C.Zero come detto è tutt'ora sconosciuto. Ci siamo sbrigati a usarlo, ma è inevitabile imparare sul campo di regata. Il vento aumenta fino a circa 10 nodi (ma da dove sono sbucati). Vado a prua per arrotolare il frullone. Dobbiamo bolinare fino ai "Pesci". Gira, gira e gira... e dai che si incastra il doppio strozzatore del circuito. In effetti non serve a molto. La scotta è leggermente cazzata, per impedire che si aggrovigli tutto. Invece così la vela in altro non si chiude. Resta la balumima tutta al vento. Il frullone non tiene e anche con il circuito strozzato il C0 in alto si riapre. Le scotte all'altezza della bugna sono arrotolate e la vela in basso non si apre. In pratica abbiamo a prua una caramella autoprodotta. Brutta cosa!
Alla fine, a forza di girare e riaprire passiamo diverso tempo solo con la randa. Il resto delle barche ci supera, comprese quelle che corrono a vele bianche partite con la seconda partenza 10 minuti dopo la nostra.
Ammainiamo dal passa uomo della cabina di prua... cominciamo a metter a frutto almeno le esperienze negative. Sottocoperta sciolgo il groviglio e preparo la nuova issata del C0. Ma intanto siamo arrivato vicino al campo di allevamento della torre dei "Pesci".
Alcuni messaggi via radio mi perplimono: la boa 2 è stata sostituita dal gommone. Ora non voglio sapere e non voglio dire, ma quando siamo arrivati noi il gommone era sottovento e dietro il campo di allevamento, il vento era calato a 4 nodi e noi con il C0 abbiamo prima bolinato lentamente per superare il campo, poi di lasco siamo tornati indietro, poi abbiamo girato il gommone e poi... beh abbiamo acceso il motore o stavolta lo scarroccio ci avrebbe infilato dentro le cozze. Ma si può?
Stessa conclusione del post precedente: SEA AMOR cresce, l'equipaggio no e le regate non si finiscono...

Nessun commento:

Posta un commento

Cerca nel blog

Il MeteoMar di Pescara...