venerdì 22 febbraio 2013

Unica dal verso giusto

Domenica, 17 febbraio 2013. Seconda prova del Campionato Pescara X2.
SEA AMOR è stata l'unica dal verso giusto. Unica a tagliare il traguardo. Com'è possibile? Beh stavolta il campo di regata di Pescara ha raggiunto un livello tecnico inaspettato. Ma andiamo con ordine.
Seconda regata della Pescara X2, stesso equipaggio, stesso percorso: partenza verso Francavilla (Boa 1), poi verso la Torre dei "Pesci" (Boa 2), boa 3 vicino al Marina e ancora un giro tra boa 1 e 3 per l'arrivo... con il classico stacchetto fino alla linea tra barca giuria e boetta sulla poppa. Occhio eh? Per adesso ho detto "sulla poppa".
Alla partenza c'è ancora poco vento da NNE, poi diventerà costante su 8 nodi. Dalla radio arriva la segnalazione che mancano 5 minuti alla partenza, allora vado a preparare il gennaker. Partiremo mure a sinistra e con il gennaker... mai fatto, ma non ci sono molte barche sulla linea. Si sentono dei suoni come un fischio del treno... ed è proprio quello che penso mentre sono a prua per issare la vela. Dopo 5 minuti però arriva per radio "Partiti". Eh sì, era la nostra. Abbiamo perso 3/4 minuti non di più.
Una strana partenza, ma mai come quella successiva per il secondo gruppo che corre a vele bianche. Hanno dato una prima partenza senza segnali, tutte le barche sono partite e per radio il Comitato ha iniziato "Fermi, fermi, tornate indietro, non abbiamo dato il segnale... purtroppo la tromba ci è caduta in mare... dobbiamo rifare la procedura, utilizzando la radio". Bravi.
Intanto SEA AMOR insegue i suoi avversari correndo abbastanza bene con una divertente andatura di lasco. In boa 1 giù il gennaker nel passauomo della cabina di prua. Iniziamo la bolina verso i "Pesci" e di nuovo perdiamo la regata su questo lato. Camminiamo poco, stringiamo troppo e la corrente fa quello che vuole con la nostra barca. A fatica passiamo la boa 2 e sulla 3 mettiamo il pilota automatico per vedere come riesce a compensare la corrente. Altri mettono il gennaker già su questo lato, ma noi con il pilota siamo ancora stretti. Era forse il momento del nostro Code Zero? Forse sì...
Invece quando il compenso del pilota ci fa poggiare di più verso la boa, mettiamo il gennaker... e perdo a mare la sacca nuova (molto costosa!). Ammaina gennaker, vira, mezzo marinaio, recupera la sacca, issa di nuovo il gen e stavolta direttamente dalla cabina di prua... non male, da riprovare. Giriamo la boa 3 e notiamo una cosa molto strana: la boetta dell'arrivo è "sulla poppa" della barca giuria, ma quest'ultima è ancorata al vento da NNE e di conseguenza la linea d'arrivo si trova dalla parte opposta rispetto a quanto dice il disegno delle Istruzioni di Regata (lasciare la barca a sinistra e la boetta a destra). Mah? Con Claudio passiamo il tempo a rileggere le istruzioni, tanto con gennaker e pilota andiamo filati alla boa 1. Torniamo di bolina, a le proviamo tutte per aumentare velocità. Impariamo un pò di più da SEA AMOR ma ormai i giochi sono fatti.
Eppure potevamo vincere noi.
Come? Eccoci al punto.
Viriamo l'ultima boa e iniziamo il giro della barca giuria per lasciarla sulla sinistra. Dalla barca si sbracciano per segnalare che stiamo andando dalla parte sbagliata. Io e Claudio ci guardiamo... Ci avviciniamo e tagliamo la linea di arrivo, prima come dicono loro, poi torniamo indietro e tagliamo come dicono le Istruzioni.
Beh, questi fenomeni (ed a bordo erano in tre ma nessuno se ne accorto) non solo hanno messo la linea di arrivo al contrario, ma tutta la flotta è passata dalla parte sbagliata... SEA AMOR quasi quasi potrebbe protestare e vincere da sola tutta la prova... ma non è ancora arrivato il momento di cambiare campo di regata. Che livello tecnico, però.

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