venerdì 28 novembre 2014

La partenza migliore... e l'arrivo peggiore!

Pescara, sabato 21 e domenica 22 novembre 2014.
Finalmente... e adesso che ci penso apro i post dedicati al Campionato del Club Nautico sempre in questo modo. Eh! Era ora... l'Invernale di Vela a Pescara (che si disputerà in soli due week-end, in soli quattro giorni e bla bla bla...) non voglio essere ripertitivo e noiso, ma non mi piacciono e non mi andranno mai bene "Campionati Invernali" da correre in autunno, di sabato, in due volte... ecc. ecc. Per chi fosse interessato, nelle etichette e nei post precedenti ce n'è a dismisura di questi commenti. Uno su tutti è questo... 
Vabbè, andiamo in acqua! Scendiamo in mare! Armiamo il pappafico! Sabato c'è poco vento, previsto, e meno sarà quello di domenica. SEA AMOR ha di nuovo il suo timoniere (con la barba, in questa occasione), il medico di bordo Giampiero, l'impavido gennakerista Marco e novità della stagione, due veliste junior tutta grinta e sempre in stato di selfie. Si saranno fatte una decina di scatti prima, durante e dopo la regata. Davvero non saranno venute mosse, visto la bava di vento sul campo.
Ma tant'è SEA AMOR è la prima a uscire dalla linea dopo il via. Con 3 o 4 nodi di vento di borino, troviamo posizione e passo. E come ci accade quando partiamo fighi, finiamo uno schifo.
Viriamo a salto per essere sempre sbandati sottovento e prendiamo il lato destro del campo, perchè ci piace e in queste condizioni lo conosciamo meglio del sinistro. Viriamo dritti in boa e per quanto SEA AMOR fatichi ad avanzare non siamo messi male. Su Genny, pronto Marco: occhio all'orecchio (e non è un ossimoro da nulla!). Andiamo! Anche bene. Manovriamo. Il pozzetto sembra regatare da sempre. Poi puff... arriva. In boa vado a chiudere la calza, si piega il bozzello di riinvio e si incastra tutto nell'avvolgitore del fiocco. Fine dei giochi. Ammaio (io) tardi, lontano dal nostro gruppetto che chiuderà tra il terzo e il sesto posto, dove in genere finiamo con pochissimo vento. Ci dice un pochino bene e il vento ruota. Ci dice un pochino male e il vento muore. Ci ritiriamo per non arrivare di notte.
Domenica le infermiere non ci sono. Torna Gianni e torna Enzo. Aspettiamo... Chiaccheriamo in allegria, mangiamo, beviamo, proviamo qualche manovra, faccio pipì con il preparatorio (4 minuti al via), partiamo male, viriamo, andiamo... molto piano. Anche un solo nodo con 2 di vento, incredibile! Poi tutti a casa regata annullata. Conto: una prova disputata che speriamo di scartare. Non possiamo più sbagliare... E Claudio ha ragione: dobbiamo crederci, che' spazio per crescere ce n'è!

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